Fusione oro
La prima fase consiste nella preparazione di circa 100 g d’oro 18 carati anche se in realta‘ il pezzo finale non avra‘ questo peso, poiche’ come accade nella maggior parte dei casi, e‘ necessario più materiale di quello che poi conterrà il pezzo.
Con questo metallo si inizia a costruire il bracciale a schiava che dovra‘ supportare i vari elementi decorativi, oltre alla chiusura e alla cerniera.
È noto che l‘oro 18 carati e‘ composto da 750 millesimi di oro puro e da 250 millesimi di lega.
Pertanto, i 100 grammi di oro legato ne- cessari saranno composti da 75 g di oro puro 24 carati e da 25 g di lega costituita per meta‘ da rame e per meta‘ da argento (ossia 12,5 g d‘argento e 12, 5 di rame).
Prima di tutto si preparano 100 g d’oro 18 carati. La lega deve contenere 750 millesimi d‘oro puro e 250 di lega costituita per metà da rame e per metà da argento.
Se si desidera variare il colore e la durezza del metallo, è possibile modificare la composizione della laga, mantenendo sempre però i 750 g d’oro.
Il metallo va fuso in un crogiolo precedentemente preparato fondendo uno strato di fondente dei metalli in modo da chiudere i pori del materiale refrattario. Prima si fonde l’oro puro, dopodichè si aggiunge la lega e ancora un po’ di fondente mediante il quale è possibile migliorare e accellerare la fusione.
Una volta fuso il metallo va colato con attenzione e rapidità in una lingottiera . Una parte di esso viene fusa per essere laminata sottoforma di lastra per la realizzazione della chiusura e dei diversi tubi che costituiranno la cerniera
Innanzitutto si fondono nella struttura un paio di lingotti per il filo, con i quali si realizzano i profili esterni del filo rettangolare. Non va dimenticato che il metallo, una volta fuso va decapato nell’acido, sciacquato in acqua e fatto asciugare prima di procedere allo stiramento nei laminatoi.