Settori dell’orologio meccanico
Settori e Terminologie
- IL MOTORE – Fonte di Energia – Bariletto + molla
Senza motore, niente movimento. L’oscillatore , (che d’ora in poi chiameremo bilanciere) cuore dell’orologio batte solo se lo si fornisce di energia.
L’energia è contenuta in una molla racchiusa in un piccolo contenitore denominato “ bariletto “. La molla è una lamina in acciaio temprato
arrotolata su sé stessa.
- L’ORGANO DI TRASMISSIONE – Ruotismo – Ruota centro , ruota media + pignone, ruota secondi + pignone, ruota scappamento + pignone
La molla contiene una riserva di energia che occorre per fare arrivare al bilanciere regolarmente e in piccola quantità. Per ottenere questo risultato, si trasmette l’energia per mezzo di un treno di ingranaggi che moltiplica il numero di giri riducendo proporzionalmente la forza così trasmessa. Il treno di ingranaggi è composto da ruote e pignoni. L’ultima ruota è denominata “ ruota dello scappamento”.
Il bariletto compie 4 giri ogni 24 ore durante le quali la ruota scappamento fa circa 14.400 giri.
Queste cifre rappresentano il rapporto di rotazione tra la prima e l’ultima ruota. Normalmente l’orologio meccanico è costruito in modo che la ruota dei minuti si trovi al centro e compia un giro all’ora (su quest’asse verrà inserita la lancetta dei minuti). La ruota dei secondi sarà a ore 6 e ad essa verrà fissata la lancetta dei secondi. In questo modo, l’organo di trasmissione dell’energia viene utilizzato per contare le oscillazioni e per visualizzare l’ora.
- L’ORGANO DI DISTRIBUZIONE E DIVISIONE DEL TEMPO – Scappamento – ancora
Lo scappamento è un meccanismo posizionato tra il ruotismo e il bilanciere. La sua funzione è quella di distribuire una debole quantità di energia al bilanciere.
- L’ORGANO DI REGOLAZIONE “L’OSCILLATORE” – Bilancere + spirale
L’oscillatore è certamente il cuore di ogni orologio meccanico o pendola. Negli orologi l’organo regolatore è il bilanciere/spirale. Il bilanciere girando in un senso e nell’altro compie delle oscillazioni. In orologeria la frequenza delle oscillazioni del bilanciere è definita dal numero di passaggi “alternanze” per ora. Ogni alternanza corrisponde al passaggio di un dente della ruota scappamento. Le frequenze più utilizzate sono 1800 a/h 21600 a/h e 28800 a/h.
Attualmente la frequenza più 28800 a/h è quella più usata
Come funziona l’Orologio meccanico carica automatica
L’orologio meccanico tradizionale deve essere caricato una volta al giorno, altrimenti esso di ferma per mancanza dell’energia necessaria a far funzionare il bilanciere. Un dispositivo interessante è quello che permette all’orologio di ricaricarsi da solo sfruttando i movimenti del braccio della persona che lo porta. E’ il meccanismo di carica automatica. Il movimento è sormontato da un rotore metallico a forma di mezzaluna che ruota su un perno centrale. E’ la massa oscillante. Questa massa fortemente sbilanciata ruota ogni volta che si cambia di posizione all’orologio e per mezzo di un treno di ingranaggi che moltiplica la sua forza, carica la molla. Per caricare di un giro la molla occorrono da 110 a 160 rotazioni della massa oscillante.
Il meccanismo di carica automatica non è considerato di per sé una complicazione perché, secondo la nostra definizione, ogni complicazione fornisce un indicazione supplementare.
PLATINE, PONTI, CASSA
Lo scheletro dell’orologio meccanico sul quale sono disposti tutti i componenti è un disco sul quale sono praticati numerosi fori e aperture. Esso è denominato “Platina”.
Ruote e pignoni sono mantenute in posizione sulla platina da elementi avvitati denominati “Ponti”.
I sottili perni delle ruote dell’ancora e del bilanciere girano su supporti formati da rubini forati fissati alla platina o sui ponti. Il movimento dell’orologio è alloggiato in una cassa. La parte della cassa si cui si innesta il bracciale è denominata “Carrure”. Su di essa si fissano il fondello e la lunetta con il vetro.
Come funziona l’orologio meccanico semplice e complicato?
Gli orologi che indicano soltanto ora, minuti e secondi vengono definiti “semplici” oppure “solo tempo”.
Quelli che invece forniscono indicazioni supplementari sono definiti “complicati”.
Gli orologi complicati più conosciuti sono quelli con datario. Sono noti anche i cronografi, con una lancetta dei secondi al centro che si può azionare, fermare e rimettere a zero per mezzo dei pulsanti sul bordo cassa.
L’orologio complicato è un orologio meccanico con attributi tecnici di alta complessità. L’orologio complicato rimane un prodotto artigianale, un oggetto meccanico realizzato a mano: un orologio in cui la rifinitura raggiunge limiti estremi. Alcune operazioni di finitura non si possono realizzare industrialmente: solo le mani di un artigiano esperto possono produrre queste opere d’arte.